Mario Bon - 6
febbraio 2017
Un Array di altoparlanti è formato sostanzialmente da un
certo numero di altoparlanti montati in colonna (anche più colonne affiancate).
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Esempio di diffusore commerciale a tre vie che impiega
array verticali. |
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Dispersione
verticale di due altoparlanti in parallelo ed in semiparallelo |
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Le caratteristiche dell’array verticale dipendono dalla
distanza tra le sorgenti. Anche se tale distanza è inferiore alla lunghezza
d’onda gli array, in campo lontano, producono fronti d’onda sferici. |
Il problema degli array lineari a colonna è la differenza di
distanza tra la sorgente più lontana e quella più vicina al punto di ascolto
(che genera interferenza). L’altro problema è la variazione del livello in asse
in funzione della distanza:
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Questa sorgente lineare è alta poco più di 2.4 metri. Si
vede bene come l’SPL in asse dipenda dalla distanza di misura. A 200 metri il
microfono si trova in campo lontano. A 20 metri il microfono è ancora in
campo semivicino. La pressione in asse, a 2.5 metri, è circa 15 dB più bassa
di quanto sarebbe se gli altoparlanti si sommassero in fase. |
Riducendo la dimensione dell’array si può anche aumentare la
banda passante riprodotta.

una colonna di 16 sorgenti uguali distanziate 100 mm misurata
a 10 metri a 3020 Hz
Si noti che la risposta in frequenza in asse (in nero sul 1°
grafico ed in viola nel 2° grafico) perde 5 dB
sulle alte frequenze. Questa attenuazione è dovuta alla dimensione
dell’array.
Come sopra ma misurata a 2 metri. La risposta in frequenza
si attenua di 5 dB a frequenza più bassa. Il problema è la differenza di
percorso tra la sorgente più vicina e quella più lontana all’ascoltatore.

come sopra ma l’array è su due colonne. La risposta in frequenza
si attenua di meno perché la differenza di distanza tra le sorgenti è
diminuita. Aumenta la direttività sul piano orizzontale (Da una certa frequenza
in su). I lobi verso l’ato e verso il basso sono aumentati.


Array su 4 colonne. Ora la distanza tra le sorgenti è
minima, l’interferenza è diminuita e la risposta in frequenza è molto meno
attenuata. La dispersione sul piano orizzontale e verticale è la stessa.


questo è l’array da 16 dove sono state escluse le sorgenti
ai vertici (le più lontane). La risposta in frequenza in asse si appiattisce
ulteriormente.

Questo è un pannello di Bessel di ordine 5x5 (sorgenti
distanziate di 100 mm.). La simulazione riguarda il campo lontano. La
dispersione verticale ed orizzontale sono uguali e non si osservano fenomeni di
interferenza completamente distruttiva. La risposta in frequenza presenta lievi
variazioni ma è sostanzialmente piatta.
La dispersione è molto simile a quella della sorgente
singola. La risposta impulsiva non può essere perfetta a causa della
interferenza di sorgenti poste a distanze diverse.
Questi diagrammi polari partono dal presupposto che le
sorgenti siamo delle sfere pulsanti puntiformi. In realtà le sorgenti reali
hanno una dimensione finita e “stringono” la dispersione al crescere della
frequenza. Tuttavia a distanza
sufficiente la dimensione della singola sorgente è meno importante ed acquista
sempre più importanza la dimensione dell’array.

Ampiezza e fase relativa delle sorgenti nel pannello di Bessel
a dispersione semisferica. Si noti che solo 3 su 5 colonne producono potenza
acustica (le sorgenti nelle colonne 3 e 4 sono in controfase). Questo array,
quindi, non può essere efficiente.

Ampiezza e fase relativa delle sorgenti nel pannello di Bessel
ottimizzato solo per la dispersione verticale (5 colonne uguali).
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Risposta
di un pannello di Bessel 3x3 a 1000
Hz. |
I Pannelli di Bessel non sono l’unico modo per estendere la
dispersione di un array di altoparlanti:

I filtri progressivi consentono di estendere la dispersione
verticale di un array consentendone l’uso anche con il punto di ascolto più
vicino.
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Filtro progressivo alternativo con 4 e 8 altoparlanti e la
versione con altoparlanti con diametro diverso. In pratica due woofer vengono
sostituiti dal un woofer equivalente (da realizzare con qualche accortezza in
più). |
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Filtro progressivo
alternativo con 16 altoparlanti
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Un noto
teorema stabilisce che la dispersione di un array di sorgente è pari al
prodotto della dispersione della singola sorgente per la dispersione di un
array di sorgenti puntiformi.
