Un volume si comporta come una molla se è SEMPLICEMENTE
CONNESSO E SE LE TRE DIMENSIONI NON SONO TROPPO DIVERSE TRA LORO. In teoria
dovrebbe essere una sfera, un cubo o un parallelepipedo.
Se volumi e condotti hanno queste caratteristiche i sistemi
reflex risultano conformi alle simulazioni ed hanno le prestazioni previste.
Frammentando il volume si possono anche traslare i modi ma si aumentano le
perdite per conduzione termica (meno efficienza) e si rischia di provocare
turbolenze udibili (che richiedono fono assorbimento riducendo ancora l’efficienza). Per contro il cabinet diventa
più pesante e più rigido.
Frammentando il volume si eliminano i modi assiali ma quelli paralleli e trasversali aumentano di numero (sono tanti con intensità minore) e possono crearsi modi di ordine ancora superiore che, però, sono facili da controllare. Lo scopo dei rinforzi è collegare rigidamente tra loro le pareti contrapposte provocando un aumento della massa risonante.
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Per distinguere due elementi acustici è necessaria una
forte discontinuità dell’impedenza. Contrariamente il “volume” Z1 ed il
“tubo” Z2 non sono distinti e l’elemento si comporta come un misto
molla-massa. Nei sistemi reflex questo è un aspetto fondamentale per
ottenere la risonanza del sistema. |
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Risonanza nei condotti: la trasmissione diminuisce
con il condotto piegato. Notare l’assenza di assorbente e l’ ampiezza del picco di
risonanza. |
Risonanze nei condotti
(anche reflex) |
L’isolamento segue la
legge dell’azione di massa. Lo smorzamento delle pareti del cabinet riduce
l’ampiezza delle oscillazioni, non elimina l’effetto coincidenza e in sostanza serve
a poco. Però è una cosa che si vede e che piace ai giornalisti. Si potrebbe
usare Antirombo da automobili.
Isolamento ed
Effetto dello smorzamento |
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nasconde il problema: la struttura interna potrebbe
risuonare. |
Il cabinet deve isolare l’interno dall’esterno. Il potere
fonoisolante dipende dalla massa. Lo smorzamente serve a ridurre l’ampiezzaa
dei picchi di trasmissione. Tuttavia se non ci sono risonanze non ci sono
nemmeno picchi da smorzare. Se le pareti esterne del cabinet sono “ferme” non
trasmettono suono all’aria. Da questo punto di vista le doppie pareti
smorzate hanno un senso. |
Effetto dello
smorzamento |
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Stessa dimensione, a destra MDF da 10 mm. sotto con pannello antivibrante. La differenza tra i due grafici è lo smorzamento. Il modo principale appare attenuato di 10 dB. A frequenza più alta le vibrazioni aumentano malgrado lo
smorzamento. |
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Evidentemente l’ MDF è più rigido dell’aglomerato e infatti
presenta la risonanza più marcata una ottava più su. Un pollice sono 2.54 centimetri. Si noti che quasi tutte
le misure di Stereophile indicano una risonanza prossima a 700 Hz in quasi
tutti i cabinet. Si deve tenere presente che il woofer è tagliato verso
l’alto (oltre 300 Hz) quindi le vibrazioni in quella regione riguardano il
medio che in genere sta in una camera separata. |
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Stesso mobile con MDF di spessore diverso: tra 18 e 20 mm di
spessore la differenza è piccola tranne tra 200 e 300 Hz (regione molto
importante) Il diffusore utilizzato è il BR45 (in tre vie da scaffale di
medie dimensioni). In Opera usiamo MDF sa 25 millimetri. |
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Marmo -> MDF Cabinet BR 2003 della stessa forma ma in marmo e MDF dello
stesso spessore di 20 mm. Anche la forma
aiuta non poco. La riduzione delle vibrazioni è enorme sotto i 200 Hz. All’interno dei box non ci sono rinforzi. Si noti come nel cabinet in MDF le risonanze siano ben
spaziate ed evidenti. il primo modo, nel marmo è tre volte più alto. Tra granito, alluminio e vetro dello stesso spessore c’è
poca differenza. |
MDF Con l’MDF ci potrebbe essere coincidenza tra il modo
proprio del pannello e la risonanza di volume. Per pannelli di larghezza inferiore a 20-25 cm (lunghi
anche un metro) la risonanza dell’MDF è sempre molto alta. 25x100x2.5 =
387 Hz 20x100x2.5 =
578 Hz |
I rinforzi interni servono se sono vincolati ai bordi in
modo efficace. Parlare di vincoli efficaci con il legno è già complicato: il
vincolo in pratica è la colla. Si devono
almeno usare colle vetrose. La tecnica costruttiva è fondamentale.
Quello che conta è la superficie di contatto tra le varie parti (che sono
incollate) e, per migliorare le cose si
dovrebbero usa le viti.
Un buon metodo potrebbe essere quello di applicare sulle
superfici più ampie dei profilati in alluminio a T. Naturalmente dovrebbero
essere avvitati. In alternativa non resta che aumentare lo spessore dell’MDF.
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Effetto dei rinforzi: alcuni modi vengono abbattuti e
altri no. Ciò è conforme alla distribuzione delle linee nodali in una lastra.
I rinforzi disposti lungo una linea nodale non hanno effetto su tutti i nodi. E’ più utile disporre i rinforzi in modo assimmetrico, in
diagonale o in modo casuale. I rinforzi devono essere rigidi (profili in
alluminio a T). I rinforzi in legno dolce non servono a nulla. Le linee
nodali sono il posto dove NON mettere i rinforzi. |
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Volume equivalente
del cabinet in funzione del materiale assorbente. I materiali fibrosi
e porosi sono abbastanza simili. Il vantaggio del poliuretano o della
melamina è che la densità di impaccamento è costante. |