Effetto_microfonico_strutturale
23 giugno 2018
MB
Un altoparlante è un dispositivo reversibile, per reciprocità, diventa un microfono.
Consideriamo un Midrange o un tweeter. Quando è fissato al pannello frontale del diffusore, rispetto alle vibrazioni meccaniche indotte dal woofer, si comporta come un accelerometro.
Tanto più la pendenza del cross-over e blanda (tipo 6 dB/ottava) tanto più estesa è la zona di sovrapposizione degli altoparlanti e tanto maggiore è l’effetto microfonico strutturale.
Le vibrazioni si trasformano in una tensione che viene inviata, dal medio o dal tweeter, verso l'uscita dell'amplificatore.
Tale tensione viene contrastata dal filtro cross-over.
Per quanto riguarda la frequenza di risonanza del tweeter (o del medio): più è bassa e meglio è (come è facile imostrare).
Va da sé che la topologia scelta per il filtro cross-over è fondamentale specie specie per il passa alto. Se il valore del modulo dell'impedenza alla risonanza è alto (QMS alto) è opportuno utilizzare una rete di compensazione (vds Cisek) oppure un filtro del secondo ordine