Impedenza_Compensazione_Zobel
Negli altoparlanti dinamici l'impedenza della bobina mobile
contiene una componente induttiva importante che varia con la frequenza. Può
essere approssimata con una rete di Foster. Più sezioni R//L sono presenti
tanto più il modello è preciso. Va detto che sarebbe necessario introdurre in
serie anche dei gruppi RLC parallelo per dar conto dei piccoli picchi causati
dai break-up.
Nella figura che segue si vede il grafico con l'impedenza
dell'altoparlante (modulo e fase) sovrapposta all'impedenza del modello
elettrico dell'altoparlante. In rosso l'errore (amplificato). La sintesi della
rete di compensazione viene fatta da Quebek (con certi criteri). Nella parte
bassa è rappresentato il circuito sintetizzato. Per la simulazione di un filtro
cross-over questo modello è più che sufficiente.
Il grafico che segue mostra l'impedenza del woofer con e
senza la compensazione. E' evidente che calcolare il cross-over sulla impedenza
compensata è più facile ma questo richiede ben quattro componenti in più nel
filtro. Sono state usate due reti di Zobel in parallelo. Si noti il leggero aumento
di impedenza oltre 5000 Hz che è sostanzialmente ininfluente e che, per essere
compensato, richiederebbe una terza rete di Zobel.
Più componenti ci sono nel cross-over, più questi devono
essere precisi (tolleranze ridotte) e di qualità elevata per non introdurre
differenze sensibili tra i canali destro e sinistro e non introdurre
distorsione.
Dato che anche i componenti del filtro in parallelo al
segnale possono introdurre distorsione, per usare meno componenti si usa sovracompensare
l’impedenza impiegando una unica rete di Zobel in modo da mantenere l’impedenza
più alta possibile nella banda di utilizzo. Poi, anche se l’impedenza cala più
del dovuto verso le alte frequenze, se ne tiene conto nella progettazione del
filtro. In genere, se è possibile, si tende a non compensare l’impedenza ed a
realizzare un filtro che tenga semplicemente conto della reale impedenza
dell’altoparlante. Questo sempre in base al principio che, nel filtro, meno
roba c’è e meglio è.