Vedere anche SPL di riferimento
Sensibilità (di un diffusore acustico, di un altoparlante):
la sensibilità di un diffusore acustico è, per convenzione, il
livello SPL che il diffusore produce riferito ad un metro di distanza (lungo il
proprio asse preferenziale di radiazione) quando è alimentato con uno stimolo
in tensione pari a 2.83 Volt RMS.
Il microfono deve essere posto nel campo lontano della
sorgente misurata ed il valore di SPL misurato va riportato a un metro di
distanza. Il risultato di questa misura dipende dalle condizioni al contorno
(per esempio non è sempre chiaro quale sia l’asse preferenziale di
radiazione). La misura è condizionata dalle dimensioni del diffusore. Se
il pannello frontale del diffusore misurato è “piccolo” (dimensione massima
attorno a 20 centimetri) la misura è attendibile anche se eseguita ad un metro
di distanza, ma se la dimensione del pannello frontale è paragonabile al metro
la misura NON è attendibile e soprattutto non paragonabile con altri diffusori
di dimensioni diverse. La misura va fatta nel campo lontano della sorgente: più
i diffusori sono “grandi” tanto più si deve aumentare la distanza di misura (il
campo lontano si “allontana”). La sensibilità è espressa in decibel e non deve
essere confusa con il rendimento (vds rendimento). Per un altoparlante che
irradia in un semispazio la pressione generata vale:
La pressione viene calcolata su 2p perché si presuppone che
l’altoparlante sia molto vicino almeno ad una parete. Se l’altoparlante è molto
lontano da qualsiasi parete riflettente si deve sostituire 2p con 4p . L’espressione della pressione che
tiene espressamente conto anche del fattore di direttività è la seguente:
Su mezzo spazio Q =2 e l’espressione torna quella di prima.
Un modo interessante per esprimere la pressione è il
seguente:
|
Qui sono messi in evidenza tre fattori: il primo contiene
delle costanti ed è quello che è. Il secondo è il rapporto di BL sulla
resistenza Re della bobina mobile ed il terzo è la densità dell’altoparlante. Se la densità è >1 l’altoparlante è “pesante” e
tipicamente poco sensibile, se la densità è <1 l’altoparlante è “leggero”
e tipicamente più sensibile. Nella seconda espressione il terzo membro è espresso come
rapporto tra densità superficiali. |
|
Per ottenere 90 dB
a un metro su 2pi la pressione deve valere 0.6324 da cui la relazione qui a
sinistra (calcolata per ro=1.14) E’ evidente che riducendo RE si può ridurre BL in uguale
misura. La SD dell’altoparlante è inglobata nella densità. |
Un altoparlante è |
-
molto
leggero se la densità = 0.6 -
normale
densità = 1 -
pesante
densità = 1.4 -
molto
pesante densità > 1.4 |
L’SPL si ottiene calcolando 20log10(P/Prif) con Prif = 20
microPascal. E’ interessante notare la definizione di densità = Mms/Sd e come la pressione di riferimento dipenda
dal rapporto tra la densità dell’aria e la densità dell’equipaggio mobile
dell’altoparlante. Più la densità dell’altoparlante e bassa tanto maggiore è la
sensibilità. (Nota: la densità dell’aria è massa/volume mentre la densità dell’altoparlante
è massa/superficie. Il rapporto delle densità ha la dimensione di 1/metri).
Con i woofer dinamici per HiFi si possono ottenere livelli
SPL fino a 95-96 dB (@2.83Vrms a 1 metro). Valori superiori (ma non di molto) si
ottengono con woofer progettati per applicazioni professionali.
Lo stesso vale per i tweeter dinamici: non ci sono al
momento sul mercato tweeter dinamici con flangia piatta che superino i 95 dB
Spl con 2.83 Vrms a 1 metro.
Nota: se si usano le trombe, piuttosto che realizzare un
sistema a tre vie, conviene usare una unica tromba da 500 a 20kHz. In questo
modo si risparmia di dover incrociare due trombe di lunghezza diversa e di dimensioni incompatibili con un frequenze
di cross-over superiori a 2000 Hz.
Per determinare la potenza
dell'amplificatore da abbinare ad un certo diffusore bisogna tenere conto:
1) del
massimo SPL che si intende riprodurre (genere musicale)
2) della
distanza di ascolto
3) delle
dimensioni della stanza
4) del
fono assorbimento medio della stanza
5) del
livello del rumore ambientale
6) della
sua impedenza
7) se
è un dipolo, omnidirezionale o radiazione diretta (Fattore di direttività)
8) della
massima potenza sopportabile dal diffusore (o massimo SPL riproducibile)
9) della
sensibilità del diffusore
10) della
particolare risposta in frequenza del diffusore
A proposito del punto 10: ci sono diffusori la cui risposta è accentuata alle basse frequenza (vsd effetto loudness) che funzionano meglio a volumi moderati. Altri invece hanno bisogno di riprodurre a livello maggiore. Il punto essenziale (specialmente nelle applicazioni PA) è il massimo SPL che si intende ottenere ad un a certa distanza.
Se il livello di rumore ambientale è alto
costringe ad aumentare il livello di riproduzione (più potenza). Oltre un certo
limite, però, la riproduzione diventa affaticante o il diffusore non è in grado
di funzionare al meglio (per esempio aumenta la distorsione e la
compressione).
Efficienza
e sensibilità sono due cose diverse. Per i diffusori il dato interessante è la
sensibilità da considerare assieme al minimo di impedenza (e alle variazioni di
fase).