Trattrice Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

La trattrice (dal latino tractrix, che deriva a sua volta da trahere, trainare) è una particolare curva geometrica, in cui i segmenti tangenti tra una curva e una retta data risultano di uguale lunghezza; in pratica, un oggetto (o un punto) viene trascinato lungo un piano orizzontale (xy) da un segmento trascinatore di lunghezza costante. Tale segmento mantiene un suo estremo su un punto della retta y che si muove di moto rettilineo uniforme con velocità infinitesimale. L'altro estremo è sovrapposto all'oggetto trascinato, il quale rimarrà sempre equidistante da y rispetto alla direzione del proprio moto in quell'istante. La trattrice viene chiamata anche curva di inseguimento o curva di caccia. Fu introdotta per la prima volta da Claude Perrault nel 1670, e studiata Isaac Newton nel 1676, da Christian Huygens nel 1692, da Leibniz nel 1692, da John Perks  nel 1706, da Johann Poleni  1729

 

 

 

Trattrice con oggetto posizionato inizialmente nel punto (4,0)

 

 

L’oggetto da trainare si trova in (4,0)  e viene trascinato da una     trattore che si sposta lungo l’asse y partendo da (0,0). Il punto ed il trattore sono collegati da un’asta rigida di lunghezza a

 

Derivazione matematica                

 

Supponiamo che un oggetto sia posizionato nel punto (a,0) ed il trascinatore nell’origine, in modo tale che a sia la lunghezza del segmento che li unisce. Il trascinatore inizia a muoversi lungo l’asse y nel verso positivo. Ad ogni istante, il segmento sarà tangente alla curva y=y(x) descritta dall’oggetto. Il movimento del punto trascinato è descritto dall’equazione differenziale

 

con condizione iniziale y(a) = 0

soluzione

Il segno meno si applica qundo il trascinatore si muove nel verso negativo dell’asse y.

 

La trattrice è composta da due rami che si incontrano nel punto di cuspide (a,0).

 

Equazioni della trattrice

 

Trigonometrica:

, dove t appartiene all'intervallo

Iperbolica:

Differenziale:

 

Proprietà della trattrice

 

La proprietà essenziale della trattrice è che la lunghezza della tangente tra la stessa e l’asse ‘’x’’ (che ne rappresenta l’asintoto) rimane costante per qualsiasi punto.

La trattrice, per via di questa proprietà, può essere vista come:

  1. il luogo geometrico del centro di una spirale iperbolica che ruota (senza scivolare) attorno ad una retta.
  2. l’evoluzione della funzione descritta da una corda flessible, non elastica ed omogenea bloccata agli estremi, soggetta ad un campo gravitazionale ed avente equazione:
  3. la traiettoria determinata dal punto medio dell’asse posteriore di un’automobile trainata da una corda con velocità e direzione costanti (inizialmente perpendicolare al veicolo); la funzione correlata ammette un asintoto orizzontale, la curva è simmetrica rispetto all’asse x e il raggio di curvatura è dato dall’equazione: .

Una grande implicazione fornita dalla trattrice fu lo studio della superficie creata dalla rivoluzione della stessa attorno al suo asintoto: la pseudosfera (analizzata da Eugenio Beltrami nel 1868, che si rivelò particolarmente interessante nell’interpretazione della geometria non euclidea di Nikolai Ivanovich Lobachevsky). A differenza della sfera, che possiede una curvatura gaussiana costante e positiva, la pseudosfera ha invece una curvatura gaussiana costante e negativa.

Altre proprietà della trattrice sono le seguenti:

 

La lunghezza dell’arco di uno dei rami tra x=x1 e x=x2

L’area compresa tra la trattrice e il suo asintoto. Può essere calcolata tramite un integrale.

l’evoluta della trattrice (inviluppo delle normali della trattrice) è la catenaria